ORDINE SUPREMO DELLA SS ANNUNZIATA

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    ORDINE SUPREMO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA






    ssannunziata




    L'ordine, inizialmente chiamato "Ordine del Collare", venne fondato da Amedeo VI di Savoia in occasione del matrimonio della sorella Bianca con Galeazzo II Visconti nel 1362. L'ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", era riservato ai nobili più illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro "fratelli". Le insegne originarie erano costituite da un collare d'argento dorato con il motto FERT, chiuso da un anello con tre nodi sabaudi. I "Milites Collaris Sabaudiae", così come erano chiamati gli insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo VI, primo gran maestro dell'ordine, per un totale complessivo di quindici membri ad onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine.

    Amedeo VIII di Savoia diede la prima regolamentazione ufficiale dell'ordine e della sua decorazione, stabilendo che, nel collare, fossero alternati i nodi sabaudi con la scritta FERT e quindici rose, a ricordo della Rosa d'Oro inviata da Urbano V al conte Amedeo VI nel 1364 quando gli conferì le insegne di cavaliere crociato. Carlo Giovanni Amedeo di Savoia diede nuovi statuti all'ordine, che prese il nome di Ordine Supremo della Santissima Annunziata. Inoltre fece inserire nel vano formato dai tre nodi un medaglione con l'immagine dell'Annunziata. Il numero di cavalieri venne aumentato a venti.

    I primi statuti dell'ordine, quelli dati da Amedeo VI, sono andati perduti. Quelli tramandati fino ad oggi sono gli statuti modificati da Amedeo VIII di Savoia nel 1429. In seguito, Emanuele Filiberto Testa di Ferro aggiunse che l'ammissione all'ordine era subordinata alla dimostrazione di quattro quarti della propria nobiltà da almeno cinque generazioni. Vittorio Amedeo II secolarizzò l'ordine. Nel 1869 Vittorio Emanuele II stabilì che l'investitura all'ordine potesse avvenire anche senza origini nobili, purché per altissimi meriti resi allo stato o alla corona.

    Al momento dell'investitura il nuovo cavaliere riceve due collari se è italiano (i cosiddetti "gran collare" e "piccolo collare"), oppure un collare solo se si tratta di cittadino straniero (solo il "piccolo collare"). I grandi collari sono sempre gli stessi, e gli insigniti, al momento dell'investitura, devono promettere di testamentarne per gli eredi la restituzione a Casa Savoia. Da qui si comprende, dunque, che ogni singolo gran collare abbia una propria storia ed un proprio elenco di possessori, elenco che viene annotato in un cartiglio sul coperchio della scatola del collare. Al momento dell'investitura il nuovo insignito si sceglie il gran collare fra quelli disponibili. Il piccolo collare, invece, non doveva essere restituito e restava come dono alla famiglia del cavaliere.

    Gli insigniti sono esentati dal pagamento di tasse e imposte, sono "cugini del re" (al quale possono dare del "tu"), hanno il titolo di "eccellenza", la precedenza protocollare davanti a tutte le cariche dello stato, il diritto agli onori militari e diventano ipso facto gran croci dell'Ordine della Corona d'Italia e dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

    Contrariamente agli altri ordini sabaudi (Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Ordine della Corona d'Italia ed Ordine Civile di Savoia), le cui candidature vengono proposte e vagliate da delle commissioni, per il Collare dell'Annunziata il conferimento è a totale discrezione del Capo della Casa.


    Le Insegne



    Le attuali insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata sono costituite da una grande collana (denominata "gran collare") in oro, formata da quattordici maglie alte 3 centimetri, dentro ognuna delle quali ci sono le ultime due e le prime due lettere del moto FERT serrate da un nodo sabaudo, chiuso e smaltato di bianco e di rosso. Le maglie sono fra loro separate da quattordici rose d'oro, alternativamente smaltate sette di bianco e sette di rosso. Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno, del diametro di 4,2 centimetri e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu. Il gran collare può essere indossato solo dai cavalieri italiani e solo in alcune determinate occasioni dell'anno (ad esempio, il giorno della Festa dello Statuto Albertino o il giorno di Natale).

    Il "piccolo collare", invece, è una versione più piccola del gran collare, può essere indossato sia dai cavalieri italiani che da quelli stranieri e si può utilizzare in tutti i giorni dell'anno.

    La placca dell'ordine è circolare, con raggi d'oro sul bordo, recante al centro l'immagine della santissima Annunziata. Il nastro dell'ordine è rosso.


    Il collare, simbolicamente, ha il duplice significato di vincolo di fedeltà e di dominio. In questo simbolo è evidente come Amedeo VI di Savoia volesse tenere uniti i suoi migliori cavalieri attraverso un patto di fratellanza, ma nello stesso tempo all'esclusivo suo servizio.

    I nodi sabaudi, in origine, erano anche denominati "nodi del Signore", "lacci di Salomone" o "nodi d'amore". A proposito di quest'ultima definizione, Luigi Cibrario accampa l'ipotesi che il simbolo adottato da Amedeo VI derivasse da un dono ricevuto da una misteriosa dama, consistente in un bracciale formato da una ciocca di capelli intrecciata. Questa teoria è anche rafforzata dal colore verde dell'abito del conte, che nel medioevo era considerato il colore di Venere.

    Ancora più controverso è il significato dell'acronimo "FERT", aggiunto sul collare nel 1409 da Amedeo VIII. Tra tutte le ipotesi la più probabile è che sottintenda la frase "Foedere et religione tenemur", alludendo al patto cavalleresco ed al profondo legame religioso dell'ordine. È possibile, però, che l'acronimo derivi dal verbo ferre, cioè portare o sopportare, riferito alla devozione verso la Vergine Maria o alle pene da "sopportare" per la devozione mariana. Suggestiva è anche l'ipotesi che FERT non sia altro che la contrazione di ferté, dall'arcaico forteresse o fermeté[3].

    La forte connotazione mariana dell'ordine divenne palese nel 1518 per opera di Carlo III, detto il Buono, che arricchì il collare del pendaglio raffigurante l'Annunciazione e mutò il nome da "Ordine del Collare" a "Ordine Supremo della Santissima Annunziata".



    Elenco dei Cavalieri della Santissima Annunziata



    Creati da Vittorio Emanuele I Nel 1821:

    Marchese Stefano Manca di Villahermosa e Santacroce, Gran Maestro d'Artiglieria nei Regi Stati, inviato al Consiglio di Verona nel 1822 dal nuovo Re Carlo Felice, già Duca del Genevese.

    Creati da Vittorio Emanuele II Nel 1849:

    Luigi Napoleone Bonaparte (poi s.m. Napoleone III), s.m. Francesco, principe consorte di Spagna, s.m. Ferdinando II, re del Portogallo.
    Nel 1850: s.a.r. Giovanni Nepomuceno (poi s.m. Giovanni, re di Sassonia), s.a.r. Federico Augusto Alberto di Sassonia (poi s.m. Alberto, re di Sassonia), s.a.r. Federico di Prussia (poi Federico III, imperatore di Germania e re di Prussia), Carlo Maffei, conte di Boglio, generale, Comandante la Guardia nazionale, gran maestro d’Artiglieria, senatore del Regno, s.a.r. Federico Guglielmo, principe reale di Prussia (poi s.m. Guglielmo I, re di Prussia poi imperatore di Germania), Carlo Giuseppe Beraudo, conte di Pralormo, ministro plenipotenziario, primo segretario di stato per gli affari interni, ministro di stato, senatore, marchese Pietro Vivaldi Pasqua, duca di San Giovanni, generale, prefetto di palazzo, Angelo Michele Crotti, dei conti di Costigliole, luogotente generale, aiutante di campo di sua maestà.
    Nel 1853: Carlo Ferrero, principe di Masserano, marchese della Marmora, luogotenente Generale, aiutante di campo di sua maestà, Roberto di Saluzzo, conte di Monesiglio, luogotente generale, governatore di Nizza.
    Nel 1855: Giuseppe Sanjust dei conti di San Lorenzo, maggior generale, cavaliere d’onore di s.m. Maria Teresa di Toscana, regina di Sardegna, s.a.r. Leopoldo principe reale del Belgio (poi s.m. Leopoldo II, re del Belgio), Pietro V, re del Portogallo, s.a.r. Luigi, principe ereditario di Portogallo, duca di Oporto (poi s.m. Luigi I, re di Portogallo), s.a.i. Napoleone, Carlo Paolo, s.a.i. Gerolamo Napoleone
    Nel 1856: Camillo Benso, dei Marchesi di Cavour, presidente del Consiglio dei ministri, ministro degli affari esteri
    Nel 1857: Michele, granduca di Russia, s.a.i. Costantino, granduca di Russia.
    Nel 1858: Ettore de Gerbaix dei conti di Sonnaz, generale di corpo d’armata, ministro della guerra, senatore del Regno, Cesare Alfieri, marchese di Sostegno, presidente del Senato del Regno, Alfonso Ferrero, dei marchesi della Marmora, Generale (poi presidente del Consiglio dei ministri, ministro degli affari esteri e luogotenente del re).
    Nel 1859: s.a.r. Umberto di Savoia, principe di Piemonte (poi s.m. Umberto I, re d’Italia), s.a.i. Napoleone Giuseppe, principe imperiale di Francia, s.a.i. Nicola, granduca ereditario di Russia, s.a.r. Alberto Edoardo, principe di Gran Bretagna e Irlanda, principe di Galles (poi s.m. Edoardo VII, re del Regno Unito di Gran Bretagna e d’Irlanda, imperatore delle Indie), conte Giovanni Battista Filiberto Vaillant, maresciallo di Francia e senatore dell’Impero francese, ministro della guerra, Enrico Morozzo dei marchesi della Rocca, generale di corpo d’armata, primo aiutante di campo di s.m., senatore del Regno, conte Alessandro Colonna Walewski, ministro degli affari esteri (poi ministro dei stato e presidente della Camera dei deputati), senatore dell’Impero francese, conte Achille Baraguey-d'Hilliers, maresciallo di Francia, senatore dell’Impero francese, François Certain de Canrobert, maresciallo di Francia, senatore dell’Impero francese, conte Augusto Michele Regnaud di Saint-Jean d’Angely, maresciallo di Francia, senatore dell’Impero francese, Edmondo Maurizio De Mac-Mahon, duca di Magenta, maresciallo di Francia, Adolfo Niel, maresciallo di Francia, ministro della guerra, principe Alessandro Gortshakoff, ministro degli affari esteri e cancelliere dell’imperatore di Russia, conte Jacques Louis Randon, maresciallo di Francia, capo dello stato maggiore francese.
    Nel 1860: barone Bettino Ricasoli, governatore generale della Toscana (poi presidente del Consiglio), Luigi Carlo Farini, governatore dell’Emilia, ministro segretario di Stato per gli affari interni, Ruggero Settimo, dei principi di Fitalia, presidente del Senato del Regno, marchese Giorgio Pallavicino Trivulzio, prefetto di Palermo, senatore del Regno, Salvatore Pes, marchese di Villamarina, ambasciatore del Regno.
    Nel 1861: s.m. Carlo XV, re di Svezia e Norvegia, s.m. Federico VII, re di Danimarca, s.m. Abdul-Aziz-Khan, imperatore di Turchia.
    Nel 1862: s.a.r. Oscar Federico, principe reale di Svezia, duca d’Ostrogozia (poi s.m. Oscar II, re di Svezia e di Norvegia), s.a.r. Amedeo di Savoia, duca d’Aosta (poi s.m. Amedeo I, re di Spagna), Andrea Chavaz, arcivescovo di Genova, Giuseppe Severo Mendosa Rolim de Moura Barreto, marchese di Loulé, conte di Val de Reis, gran scudiero del re di Portogallo, presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri, Luigi Antonio d’Abreu e Lima, visconte di Carreira, consigliere del re di Portogallo, maresciallo di campo, ministro degli affari esteri, s.a.r. Augusto, principe di Portogallo, duca di Coimbra, Giovanni Carlo Saldanha Oliveira e Daun, duca di Saldanha, maresciallo, primo aiutante di campo e gran maestro della Casa del re di Portogallo.
    Nel 1863: s.m.i. Nasser-Ed Din, scià di Persia, Muscir Mohammed-Es-Sadok, bey di Tunisi.
    Nel 1864: marchese Gino Capponi, senatore del Regno, s.m. Cristiano IX di Danimarca, s.a. Federico Guglielmo Luigi di Baden, granduca di Baden.
    Nel 1865: s.m.i. Massimiliano, Arciduca d’Austria, Imperatore del Messico, s.a.i. Alessandro, granduca ereditario di Russia (poi s.m.i. Alessandro III, imperatore di Russia).
    Nel 1866: conte Luigi Federico Menabrea, marchese di Valdora, luogotenente generale, Primo Aiutante di campo di s.m., presidente del consiglio, ambasciatore, senatore del Regno.
    Nel 1867: Enrico Cialdini, duca di Gaeta, generale d’armata, ambasciatore, senatore del Regno, Giuseppe Rossi, generale d’armata, primo aiutante di campo di s.m., senatore del Regno, Pietro Paleocapa, ministro di stato, senatore del Regno, s.a.r. Federico Carlo, principe reale di Prussia, conte (poi principe) Ottone di Bismarck Schoenhausen, cancelliere dell’Impero di Germania, Ismail Pacha, kedivè d’Egitto, Urbano Rattazzi, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell’interno, s.m. Giorgio I, re di Grecia.
    Nel 1868: Alessandro Riccardi di Netro, arcivescovo di Torino, conte Gabrio Casati, presidente del Senato del Regno, Luigi des Ambrois, dei signori di Nevache, ministro di Stato, presidente del Consiglio di Stato, Federico Sclopis, conte di Salerano, presidente del Senato del Regno e della Regia accademia delle scienze di Torino, ministro di Stato, Vincenzo Fardella, marchese di Torrearsa, presidente del Senato del Regno, Roberto di Sauget, generale d'armata, senatore del Regno, s.a.i. Alessio granduca di Russia, Giovanni Durando, aiutante di campo di s.m., senatore del Regno.
    Nel 1869: s.a. Giorgio II, duca di Sassonia-Meiningen e Hildbourghausen, conte Luigi Cibrario, vice presidente del Senato del Regno, ministro di Stato, primo segretario dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, s.a.i. Vladimiro, granduca di Russia, s.m.i. Francesco Giuseppe I, Imperatore d’Austria, re d’Ungheria e Boemia, s.m. Luigi II, re di Baviera, conte Francesco Arese, ministro di stato, vice presidente del Senato del Regno, conte Francesco de Beust, ministro degli Affari Esteri e della casa dell’Imperatore, cancelliere dell’Impero austro-ungarico.
    Nel 1870: s.a.r. Federico Francesco II, granduca di Mecklemburgo-Schwerin, Giovanni Lanza, presidente del Consiglio dei ministri e ministro segretario di stato per gli Affari interni, Michelangelo Caetani, duca di Sermoneta, senatore del Regno, Manuele Ruiz Zorrilla, presidente delle Cortes di Spagna, Francisco Serrano y Dominquez, duca della Torre, reggente del Regno di Spagna, Giovanni Prim, conte di Reus, marchese di Castillejos, presidente del Consiglio dei ministri e ministro della guerra del Regno di Spagna.
    Nel 1871: Bernardo di Sà Nogueira, marchese de Sà de Bandeira, ministro degli affari esteri del Regno di Portogallo.
    Nel 1872: s.a.i. Youssouf Izzedin Effendi, principe di Turchia, s.a.r. Mehemed-Tewfik (poi Kedivè d’Egitto), s.a.r. Tommaso, secondo duca di Genova.
    Nel 1873: Hadji Mirza Hussein, Khan già Gran Visir, ministro degli affari esteri dello scià di Persia, s.a.i.r. Ludovico Vittorio, arciduca d’Austria, s.a.i.r. Carlo Ludovico, arciduca d’Austria, s.a.i.r. Alberto, arciduca d’Austria, maresciallo, ispettore generale dell’esercito Austro-Ungarico, s.a.i.r. Sigismondo, arciduca d’Austria, s.a.i.r. Ranieri, arciduca d’Austria, s.a.i.r. Guglielmo, principe reale di Prussia (poi s.m.i. Guglielmo II, imperatore di Germania e re di Prussia), Helmuth conte Moltke, maresciallo generale dell’esercito germanico, Gyula Andrássy di Csik-Szent Kiraly e Craszakorka, ministro della casa dell’Imperatore d’Austria, presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri, Cancelliere dell’Impero, s.a.r. Carlo, principe ereditario di Portogallo, duca di Braganza (poi s.m. Carlo I, re di Portogallo).
    Nel 1874: principe Costantino di Hohenlohe Schillingfurst, Consigliere intimo, Ciambellano, Primo gran maestro della Casa dell’Imperatore d’Austria, Marco Minghetti, presidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Finanze.
    Nel 1875: conte Alessandro Adelsberg, Aiutante di campo generale dell’Imperatore di Russia, s.a.i. Nicolò, granduca di Russia, s.a.r. Alberto Guglielmo Enrico, principe reale di Prussia, barone Edwin Giovanni Carlo Manteuffel, maresciallo generale dell’Esercito germanico, Raffaele De Ferrari, principe di Lucedio, duca di Galliera, senatore del Regno.
    Nel 1876: Antonio Maria Fontes Perreira de Mello, presidente del Consiglio dei ministri e ministro della Guerra del re di Portogallo, s.a.r. Cristiano Federico, principe ereditario di Danimarca (poi s.m. Federico VIII, re di Danimarca).

    Creati da Umberto I Nel 1878:

    s.m. Alfonso XII, re di Spagna, Agostino Depretis, presidente del Consiglio dei ministri, ministro segretario di stato per gli affari interni, Sebastiano Tecchio, ministro segretario di stato di grazia e giustizia (poi presidente del Senato del Regno), s.m. Carlo I, re di Romania.
    Nel 1879: s.a.r. Oscar Gustavo Adolfo, principe reale di Svezia e Norvegia (poi s.m. Gustavo V, re di Svezia), s.m.i. Motsuhito, Imperatore del Giappone.
    Nel 1880: conte Edoardo di Launay, ambasciatore.
    Nel 1881: s.a.i. Sergio, granduca di Russia, s.a.i. Paolo, granduca di Russia, s.a.i.R. Rodolfo, Arciduca ereditario d'Austria, s.a.i.R. Giovanni Napomuceno Salvatore, Arciduca d’Austria, s.m.i. Abdul-Hamid-Khan, Imperatore di Turchia.
    Nel 1882: s.m. Carlo I, re di Wurttemberg, s.a.i. Takehito Arisugawa, principe del Giappone.
    Nel 1883: s.m. Gugliemo III, re dei Paesi Bassi, s.a.r. Luitpoldo, principe reale di Baviera, s.a.r. Luigi Ferdinando, principe reale di Baviera, s.a.r. Alfonso Maria, principe reale di Baviera, principe Vladimiro Dolgorouki, Governatore generale di Mosca, s.a.r. Francesco Arnolfo, principe reale di Baviera, s.a.i. Nicola di Russia, granduca ereditario (poi s.m.i. Nicola II, Imperatore di Russia).
    Nel 1885: s.a.r. Alberto Vittorio Edoardo, principe di Gran Bretagna e Irlanda, duca di Clarence e Avondale, s.a.r. Carlo Alessandro, granduca di Sassonia-Weimar.
    Nel 1887: s.a.r. Vittorio Emanuele di Savoia, principe di Napoli, principe reale ereditario (poi s.m. Vittorio Emanuele III, re d’Italia), Giacomo Durando, Ambasciatore, presidente del Senato del regno, Benedetto Cairoli (già presidente del Consiglio), conte Giuseppe Pianell, Tenente Generale, senatore del Regno, Luigi Nazari di Calabiana, arcivescovo di Milano, senatore del Regno, s.a.r. Alfredo Ernesto Alberto, principe di Gran Bretagna e Irlanda, duca di Edimburgo.
    Nel 1888: Francesco Crispi, presidente del Consiglio dei ministri, ministro segretario di stato per gli Affari Interni e ad Interim degli Affari Esteri, conte Gustavo Kalnoki de Koros-Patak, Generale di cavalleria, ministro della Casa dell'Imperatore d’Austria, presidente del Consiglio dei ministri, ministro degli Affari Esteri.
    Nel 1889: s.a.r. Gioachino Carlo, principe reale di Prussia, s.a.r. Federico, principe reale di Prussia, reggente del ducato di Brunswick, s.a.r. Costantino, principe reale di Grecia, duca di Sparta (poi s.m. Costantino I, re di Grecia).
    Nel 1890: s.a.r. Emanuele Filiberto di Savoia, duca d’Aosta, Enrico Cosenz, Tenente Generale, Capo dell’Esercito di s.m., senatore del Regno, s.a.i. Giorgio, granduca di Russia, s.a.i. Nicola, granduca di Russia, conte Leone Caprivi, Generale dell’Esercito germanico, ministro di stato del Regno di Prussia, ministro degli Affari Esteri, Cancelliere dell’Impero di Germania.
    Nel 1891: s.a.i.R. Francesco Ferdinando, Arciduca d’Austria, s.a.r. Valdemaro, principe di Danimarca, s.m. Somdeth Phra Paramindr Maha Chulalongkorn, re del Siam.
    Nel 1892: s.a.r. Vittorio Emanuele di Savoia, conte di Torino, s.a.r. Giorgio Federico Alberto, principe di Gran Bretagna e Irlanda, principe di Galles, duca di Cornovaglia e di York (poi s.m. Giorgio V, re di Gran Bretagna e Irlanda, Imperatore delle Indie), Domenico Farini, presidente del Senato del Regno, conte Costantino Nigra, Ambasciatore, senatore del regno, Cesare Ricotti-Magnani, Generale di Corpo d’Armata, senatore del Regno.
    Nel 1893: s.a.r. Ferdinando, principe di Romania (poi s.m. Ferdinando I, re di Romania), s.a.r. Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, duca degli Abruzzi, s.a.r. Giorgio, principe di Grecia, s.a.r. Nicola Petrovic Niegos, principe regnante del Montenegro (poi s.m. Nicola I, re del Montenegro), s.a.r. Alfonso, principe del Portogallo, s.m. Guglielmo II, re del Wurttemberg.
    Nel 1894: s.a. Federico Francesco III, granduca di Mecklemburgo-Schwerin.
    Nel 1895: Giuseppe Biancheri, ministro della Marina, poi presidente della Camera dei deputati, Primo segretario dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, s.a.i. Akihito Komatsu, maresciallo e capo di stato maggiore giapponese, conte Raffaele Cadorna, Tenente Generale, senatore del Regno.
    Nel 1896: s.a.i. Federico Gugliemo, principe Imperiale di Germania e principe reale di Prussia, s.a.i. principe Vittorio Napoleone, Antonio Starabba, marchese di Rudinì, presidente del Consiglio dei ministri, ministro segretario di stato per gli Affari Interni, s.m. Alessandro I, re di Serbia.
    Nel 1897: Chlodwig, principe di Hohenlohe, di Ratibor e Corvey, Cancelliere dell’Impero Germanico, presidente del Ministero di stato di Prussia, s.a.r. Sommot, principe del Siam, s.a.r. Ferdinando, principe di Bulgaria (poi s.m. Ferdinando I, re dei Bulgari), s.a. Ernesto Luigi, granduca d’Assia, s.a.r. Luigi, principe reale di Baviera, principe ereditario (poi s.m. Luigi III, re di Baviera), s.a.r. Leopoldo, principe reale di Baviera, s.a.r. Federico di Baden, granduca ereditario (poi s.m. Federico II, granduca di Baden), conte Agenore Golochiwski de Goluckowo, presidente del Consiglio Comune dei ministri di Austria e Ungheria,
    Nel 1898: s.a.i.R. Ottone, Arciduca d’Austria.
    Nel 1900: Giuseppe Saracco, presidente del Senato del Regno, s.a.i. Yoshihito, principe ereditario del Giappone (poi s.m.i. Yoshihito, Imperatore del Giappone), s.a.i. Yoshihito Kan-In, principe del Giappone.

    Creati da Vittorio Emanuele III Nel 1900:

    s.a.i. Pietro, granduca di Russia, s.a.r. Danilo, principe del Montenegro (poi s.m. Danilo II del Montenegro), s.m. Alfonso XIII, re di Spagna.
    Nel 1901: s.a.i. Michele, granduca di Russia, s.a.r. Maha Vajiravudh Phra, principe ereditario del Siam (poi s.m. Maha Vajiravudh Phra-Rama VI, re del Siam), Émile Loubet, presidente della Repubblica Francese, s.a.r. Mirko, principe del Montenegro, Giuseppe Zanardelli, presidente del Consiglio dei ministri, Alessandro Asinari dei Marchesi di San Marzano, Generale di Corpo d’Armata, ministro della Guerra, senatore del Regno, Primo segretario dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, marchese Emilio Visconti Venosta, Ambasciatore, ministro segretario di stato per gli Affari Esteri, senatore del Regno.
    Nel 1902: Principe Ito Hirobumi, Primo presidente del Consiglio dei ministri dell’Impero del Giappone, s.m.i. Mouzaffer-Ed-Din, Scià di Persia, Mirza Aly Asgher, Gran Visir dell’Impero di Persia, s.a.i. Giorgio, granduca di Russia, s.a.i. principe Luigi Napoleone, s.a. Giorgio principe Romanowsky, duca di Leuchtenberg, s.a.i. Costantino, granduca di Russia, s.a. Federico Augusto, granduca d’Oldenburgo, s.a.i. Alessandro, granduca di Russia, s.a.i. Dimitri, granduca di Russia, s.a.r. Eitel, principe reale di Prussia, s.a.r. Adalberto, principe reale di Prussia, principe Bernardo di Bulow, Cancelliere dell’Impero di Germania, Ambasciatore, s.a.r. Federico Enrico Alberto, principe reale di Prussia (poi reggente del ducato di Brunswich).
    Nel 1903: marchese Carlo Mezzacapo, Tenente Generale, Vice presidente del Senato del Regno, s.a. Ernesto Federico, duca di Sassonia-Altenburgo, s.a.r. Arthur, principe di Gran Bretagna e Irlanda, duca di Connaught.
    Nel 1904: Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei ministri, ministro segretario di stato per gli Affari Interni, Giuseppe de Gerbaix dei Conti di Sonnaz, Tenente generale, Aiutante di Campo di s.m. senatore del Regno, Giuseppe Tornielli Brusati, conte di Vergano, Ambasciatore, senatore del Regno, s.m. Pietro I, re di Serbia, s.a.s. Francesco Giuseppe, principe di Battenberg, s.a.r. Ferdinando di Savoia, principe di Udine (poi duca di Genova), s.a.r. Arturo Federico, principe di Gran Bretagna e Irlanda, Gaspare Finali, presidente della Corte dei Conti, senatore del Regno.
    Nel 1905: s.a.r. Gustavo Adolfo, principe reale di Svezia e Norvegia, duca di Scanie (poi s.m. Gustavo VI Adolfo, re di Svezia), s.a.i. Takehito Arisugawa, principe del Giappone, Genova Thaon di Revel, dei Conti di Pralungo, Generale di Corpo d’Armata, Primo Aiutante di Campo di s.m., senatore del Regno.
    Nel 1907: s.a.r. Nicola, principe di Grecia, s.a.r. Andrea, principe di Grecia.
    Nel 1908: s.m. Emanuele II, re di Portogallo.
    Nel 1909: Giuseppe Manfredi, presidente del Senato del Regno, Giuseppe Marcora, presidente della Camera dei deputati, s.a.i. Kuni Kuniyoshi, principe del Giappone, principe Tch’onen, reggente dell’Impero Cinese, s.m. Haakon VII, re di Norvegia, Armand Fallieres, presidente della Repubblica Francese, s.a.i. Morisama Nashimoto, principe del Giappone, barone Vladimiro Freedericksz, Membro del Consiglio dell’Impero, ministro della Casa e degli Appannaggi, Generale, Aiutante di Campo dell’Imperatore di Russia, s.a.i. Alessio, zarevic di Russia.
    Nel 1910: Pasquale Villari, senatore del Regno, s.a.r. Cristiano principe ereditario di Danimarca (poi s.m. Cristiano X, re di Danimarca), s.a.i. Hiro-Yasu Fushimi, principe del Giappone, Tebaldo Bethmann Hollweg, Cancelliere dell’Impero di Germania, s.a.s. Alberto, principe di Monaco, s.a.i. Sadanaru Fushimi, principe del Giappone, s.m. Alberto I, re dei Belgi, s.a.r. Pietro, principe del Montenegro, conte Luigi Lexa, barone d'Aehrenthal, ministro della Casa dell’Imperatore d’Austria e degli Affari Esteri, presidente del Consiglio Comune dei ministri di Austria e Ungheria.
    Nel 1911: s.a.r. Boris, principe ereditario di Bulgaria (poi s.m. Boris III, re dei Bulgari), s.a.r. Alessandro, principe ereditario di Serbia (poi s.m. Alessandro I, re di Jugoslavia), s.a.i. Boris, granduca di Prussia, s.a.r. Somdet Chao Phra, principe del Siam, s.a. Giovanni, principe di Russia.
    Nel 1912: s.a.r. Augusto Guglielmo, principe reale di Prussia, marchese Antonino di S.Giuliano, Paternò Castello, ministro degli Affari Esteri, senatore del regno, conte Paolo Spingardi, Tenente Generale, ministro della Guerra, senatore del Regno, conte Pasquale Leonardi Cattolica, Vice Ammiraglio, ministro della Marina, senatore del regno, conte Leopoldo Berchtold de Ungarschitz, ministro della Casa dell’Imperatore d’Austria e degli Affari Esteri, presidente del Consiglio Comune dei ministri d’Austria e d’Ungheria, s.a. Alessandro principe Romanosky, duca di Leuchtenberg.
    Nel 1913: s.a.r. Carlo, principe di Romania (poi s.m. Carlo II, re di Romania), s.a.r. Carlo Guglielmo, principe di Svezia, duca di Sudermania, s.a.r. Oscar Carlo Guglielmo, principe di Svezia, duca di Vastergotland, s.a.r. Eugenio, principe di Svezia, duca di Nerica, s.a. Guglielmo, principe di Hoenzollern-Sigmaringen.
    Nel 1914: Giuseppe Avarna, duca di Gualtieri, Ambasciatore, senatore del Regno, Antonio Salandra, presidente del Consiglio dei ministri, ministro segretario di stato per gli Affari Interni.
    Nel 1915: s.a.r. Edoardo Alberto, principe di Gran Bretagna e Irlanda, principe di Galles (poi s.m. Edoardo VIII, re di Gran Bretagna e Irlanda, Imperatore delle Indie), Raymond Poincaré, presidente della Repubblica Francese, Paolo Boselli, ministro della P.I., delle Finanze, del Tesoro, dell’Agricoltura (poi presidente del Consiglio dei ministri), Primo segretario dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.
    Nel 1916: s.a.i. Hirohito, principe ereditario del Giappone (poi s.m.i. Hirohito, Imperatore del Giappone), s.a.r. Filiberto di Savoia, duca di Pistoia (poi duca di Genova).
    Nel 1917: s.a.r. Federico, principe ereditario di Danimarca (poi s.m. Federico IX, re di Danimarca).
    Nel 1918: s.m. Alessandro, re di Grecia.
    Nel 1919: s.a.r. Adalberto di Savoia-Genova, duca di Bergamo, s.a.r. Amedeo di Savoia, duca delle Puglie (poi duca d’Aosta), s.a.r. Leopoldo, principe reale del Belgio, duca di Brabante (poi s.m. Leopoldo III, re dei Belgi), Armando Diaz, Generale dell’Esercito, senatore del Regno (poi maresciallo d’Italia, duca della vittoria), Paolo dei Marchesi Thaon di Revel, ministro della Marina, senatore del Regno (poi duca e Grande Ammiraglio, Primo segretario dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro).
    Nel 1920: s.m.i. Ahmed Kadjar, Scià di Persia, Paul Deschanel, presidente della Repubblica Francese, Nobile Carlo Sforza, ministro degli Affari Esteri, senatore del Regno, Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra (poi presidente del Consiglio dei ministri).
    Nel 1921: s.a.r. Aimone di Savoia, duca di Spoleto (poi duca d’Aosta).
    Nel 1922: s.m. re Fuad I d'Egitto, Vittorio Emanuele Orlando, presidente del Consiglio dei ministri, s.a.r. Knud, principe di Danimarca, s.a.r. Carlo, principe del Belgio, conte di Fiandra, s.a.r. Umberto di Savoia, principe di Piemonte, principe reale ereditario (poi s.m. Umberto II, re d’Italia).
    Nel 1923: on. Tommaso Tittoni, presidente del Senato del Regno.
    Nel 1924: on. Benito Mussolini, presidente del Consiglio dei ministri e ministro segretario di stato per gli Affari Interni e ad Interim per gli Affari Esteri, s.a.r. Don Alfonso Infante di Spagna, principe delle Asturie, s.a.r. Ferdinando, principe reale di Baviera, Infante di Spagna.
    Nel 1925: s.a. Mohammad Hassan Mirza, principe di Persia.
    Nel 1927: s.m. Prajadhipok, re del Siam, s.a.r. Eugenio di Savoia, duca di Ancona (poi duca di Genova).
    Nel 1928: s.m. Amanullah Shah, re dell’Afghanistan, s.a.r. Corrado, principe reale di Baviera, s.a.r. Filippo, Langravio d’Assia, Carlo Calvi, conte di Bergolo, s.m. Hailé Selassié, Imperatore d’Etiopia, s.m. Zog I, re d’Albania.
    Nel 1929: Pietro Badoglio, marchese del Sabotino, maresciallo d’Italia, senatore del Regno, conte Guglielmo Pecori Giraldi, maresciallo d’Italia, ministro di stato, senatore del Regno, Gaetano Giardino, maresciallo d’Italia, ministro di Stato, senatore del Regno, Enrico Caviglia, maresciallo d’Italia, senatore del Regno.
    Nel 1930: s.a.r. Principe Kyril di Bulgaria, Pietro Maffi, cardinale arcivescovo di Pisa, Pietro Gasparri, cardinale segretario di Stato di s.s. Pio XI, s.a.s. Nicolas Horthy di Nagybania, reggente del Regno di Ungheria, s.a.i. Nobuhito Takamatsu, principe del Giappone.
    Nel 1932: Eugenio Pacelli, cardinale segretario di stato di s.s. Pio XI (poi s.s. Pio XII, Sommo Pontefice), marchese Guglielmo Imperiali, dei Principi di Francavilla, Ambasciatore, senatore del regno, Luigi Federzoni, presidente del Senato del Regno, Giovanni Giuriati, presidente della Camera dei deputati.
    Nel 1933: s.a.r. Faruq, principe ereditario d’Egitto (poi s.m. re Faruq I d'Egitto).
    Nel 1935: s.m. Giorgio II, re di Grecia.
    Nel 1937: s.a.r. Paolo, principe di Jugoslavia, presidente del Consiglio di reggenza, Costanzo Ciano, conte di Cortellazzo, Ammiraglio, presidente della Camera dei deputati, Emilio De Bono, maresciallo d’Italia, ministro di Stato, senatore del Regno.
    Nel 1938: s.a.i. Yasuhito Chichibu, principe del Giappone e fratello dell'Imperatore Shôwa.
    Nel 1939: s.a.r. Luigi, principe di Borbone-Parma, s.m.i. Reza Pahlavi, Imperatore dell’Iran, Joachim von Ribbentrop, ministro degli Affari Esteri di Germania, Galeazzo Ciano, conte di Cortellazzo, ministro degli Affari Esteri, Luigi Maglione, cardinale segretario di stato di s.s. Pio XII.
    Nel 1940: Hermann Goering, presidente del Consiglio di Prussia, maresciallo dell’Aviazione germanica, Francisco Franco, capo dello stato spagnolo.
    Nel 1941: s.m. Michele I, re di Romania.
    Nel 1943: Dino Grandi, conte di Mordano, presidente della Camera delle corporazioni.

    Creati da Umberto II Nel 1946:

    s.a. em.ma Fra’ Ludovico Chigi Albani della Rovere, LXXVI principe e gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, s.a.s. Engelberto Maria d'Arenberg, duca di Arenberg, s.a.r. Juan di Borbone, Conte di Barcellona.
    Nel 1948: s.a.r. Enrico d'Orléans, conte di Parigi, s.m. Paolo I, re di Grecia, s.a.r. Rupprecht di Baviera, principe reale di Baviera, s.a.r. Ferdinando Pio di Borbone-Due Sicilie, duca di Calabria.
    Nel 1949: s.a.r. Maurizio, principe d’Assia, s.m. Pietro II, re di Jugoslavia, s.a.s. Federico Vittorio di Hohenzollern Sigmaringen, principe di Hoenzollern.
    Nel 1953: s.a.i.r. Otto d’Asburgo, Arciduca d'Austria, s.a.i.r. Roberto, Arciduca d’Austria, s.a.r. Duarte di Braganza, duca di Braganza.
    Nel 1955: s.a.r. Vittorio Emanuele di Savoia, principe di Napoli, s.a.r. Alessandro, principe di Jugoslavia, s.m. Simeone II, re dei Bulgari.
    Nel 1960: s.a.r. Filippo, duca di Württemberg, s.m. Baldovino I, re dei Belgi.
    Nel 1961: s.a.r. Amedeo di Savoia, duca d’Aosta.
    Nel 1964: s.m. Costantino II, re di Grecia.
    Nel 1969: s.e. nob. Falcone Lucifero dei Marchesi di Aprigliano.
    Nel 1974: s.a. em.ma Fra’ Angelo Mojana di Cologna, LXXVII principe e gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta.
    Nel 1975: s.e. Vittorio Cini, senatore del Regno, s.a.r. principe Carlo, duca del Württemberg.
    Nel 1976: s.m.i. Reza Pahlavi, Scià di Persia, s.a.i. Vladimir, granduca di Russia.
    Nel 1977: s.a.r. principe Ferdinando Maria di Borbone-Due Sicilie, duca di Castro.
    Nel 1978: s.m. Juan Carlos I, re di Spagna, s.a.r. principe Jean, granduca del Lussemburgo.
    Nel 1982: s.a.r. Aimone di Savoia, duca delle Puglie, s.e. marchese Alfredo Solaro del Borgo, già gentiluomo di s.m. la regina, s.e. Umberto Provana, conte di Collegno, gentiluomo di Palazzo di s.m. la regina Elena, segretario di s.m. Umberto II per gli Ordini Cavallereschi, cancelliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, s.e. marchese Giovanni di Giura, marchese di Battifarano e della Polla, segretario di s.m. re Umberto II per l’araldica, s.e. don Annibale Brivio-Sforza, marchese di S.Maria in Prato, gentiluomo di corte di s.m. la regina.
    Nel 1983: s.e. prof. Giuseppe Ugo Papi, presidente della Consulta dei Senatori del Regno, cavaliere dell’Ordine Civile di Savoia, membro dell’Accademia dei Lincei, s.e. prof. Ettore Paratore, presidente della Consulta dei Senatori del Regno, s.e. ambasciatore barone Renato Bova Scoppa, s.e. ambasciatore Pellegrino Ghigi, s.e. marchese Gian Giacomo Gallarati Scotti, senatore del Regno, s.a.s. principe don Raimondo della Torre e Tasso, duca di Castel Duino.

    Creati da Vittorio Emanuele di Savoia Nel 1986:

    s.a.r. Principe Emanuele Filiberto di Savoia, Principe di Piemonte e Principe di Venezia.
    Nel 1988: fra Andrew Bertie, gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, s. em. rev.ma cardinale Agostino Casaroli.
    Nel 1993: s.a.i. granduca Georgj Michailovic di Russia.
    Nel 1994: s.e. conte avv. Carlo d'Amelio, ministro della Real Casa, gentiluomo di s.s., già avvocato di re Vittorio Emanuele III e Umberto II.
    Nel 1996: s.e. Giovanni de' Giovanni Greuther, duca di Santa Severina, presidente della Consulta dei Senatori del Regno.
    Nel 1997: s.m. Alberto II, re dei Belgi.
    Nel 2002: s.e.r. il cardinale Angelo Sodano, segretario di stato vaticano, s.a.s. il principe Hugo Mariano Windisch-Graetz, gentiluomo di s.s.
    Nel 2003: il principe Nicola II del Montenegro.

    Nella galleria del Castello Ducale di Agliè vi sono 72 ritratti di Cavalieri dell'Ordine della santissima Annunziata, commissionati dalla regina Maria Cristina tra il 1845 e il 1847. Sono opere per la maggior parte del pittore astigiano Michelangelo Pittatore e dei pittori Frigiolini, Malnate e Pratesi (che eseguirono ciascuno sei tele).
    Mediante autorizzazione del Ministero dell'Interno del Regno d'Italia, in data 20 dicembre 1891, il comune di Venaria Reale, presso Torino, venne autorizzato a fregiare il proprio stemma civico con il gran collare dell'Ordine Supremo della santissima Annunziata

    Edited by Neapel - 21/8/2011, 09:59
     
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