I GRADI DEL REGIO ESERCITO

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    Le prime modifiche all'abbigliamento dei soldati italiani dopo la fine della I° G.M. cominciarono ad arrivare negli anni venti, ma un grande cambiamento ci sarà solo nel 1933 con la cosiddetta "Riforma Baistrocchi" che introduce, tra le altre cose, l'abito "borghese", camicia con collo floscio, "metallerie" eslusivamente dorate e nuove insegne di grado per gli ufficiali.

    Le insegne di grado, pur rimanendo sulle maniche, si uniformano nel disegno generale alla marina ed all'aeronautica, non a caso le stellette vengono sostituite da galloni, filetti e greche. Le stellette però rimangono in vigore per i cappelli a bustina e successivamente per il basco e per le tenute coloniali.
    Le controspalline degli ufficiali e dei marescialli erano bordate con del filo colorato a seconda della specialità di appartenenza:

    Scarlatto per fanteria e carabinieri,
    Bianco per la cavalleria,
    Giallo-arancio per l'artiglieria,
    Cremisi per il genio militare,
    Viola per il commissariato,
    Celeste per gli automobilisti,
    Blu per l'amministrazione.

    Lo scoppio della seconda guerra mondiale e l'autarchia voluta dal fascismo comportarono peraltro un'austerità nelle divise militari. I galloni degli ufficiali si rimpiccioliscono notevolmente, spostandosi a pochi centimetri dal bordo inferiore delle manopole per ridurne la visibilità agli occhi del nemico.
    Dopo il proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 l'Esercito Nazionale Repubblicano adotta propri gradi mentre rimangono immutati per il Corpo Italiano di Liberazione prima e per i Gruppi di Combattimento poi, eccezion fatta per gli ufficiali che si vedranno trasferite, tra la fine del 1944 e l'inizio del 1945, le insegne di grado nelle controspalline.
    Questo cambiamento venne effettuato per uniformare le divise italiane a quelle Alleate. Gli ufficiali generali portavano le stellette d'oro su di una controspallina in tessuto d'argento; gli ufficiali superiori, da maggiore a colonnello, portavano la controspallina guarnita da un bordo d'oro; gli ufficiali inferiori avevano una nuova disposizione delle stellette, ora centrate rispetto alla controspallina. Nessuna novità invece per i sottufficiali, che già avevano le insegne di grado sulle controspalline o sugli avambracci. I sergenti ed i graduati di truppa portavano i gradi sugli avambracci in posizione intermedia tra spalla ed il gomito.


    Ufficiali Generali



    Gli ufficiali generali, ritornati a tre livelli dopo la prima guerra mondiale, all'avvento della seconda guerra mondiale erano sei. Il disegno veniva portato al di sopra delle manopole della divisa ed era composto da un tratto di greca e un numero di "filetti" corrispondenti al numero delle stellette; il filetto più in alto componeva un ovale simile al "giro di bitta" dei marinai della Regia Marina.
    Dopo la proclamazione dell'Impero nel 1936, nel 1938 fù istituito, per il Re e per il Capo del Governo (Benito Mussolini), il grado di "Primo Maresciallo dell'Impero", contraddistinto da una doppia greca sormontata da un'aquila romana.


    generaliq




    Lavori in Corso ...












    I GRADI DEL REGIO ESERCITO
    Primo maresciallo d'Italia, Maresciallo d'Italia, Generale d'armata, Generale di Corpo d'armata designato d'armata, Generale di Corpo di Corpo d'armata, Generale di Divisione, Generale di Brigata.



    Edited by Neapel - 10/12/2011, 14:10
     
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