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Analizziamo in questo articolo il tipo di elmetto "bellico", in uso dal 1933 al 1945 RSI compresa: la colorazione è quella classica del Regio Esercito, GRIGIOVERDE, tonalità che, pur mantenendo il colore base, presenta un progressivo scurimento negli anni dal 1940 al 1945, per poi perdere nel dopoguerra le sue caratteristiche.
Il sottogola è in cuoio tinto in Grigioverde, molto spesso è marcato con uno scudo sabaudo. Il sottogola in cuoio è in due pezzi con fibbia ed è fissato agli attacchi con due ribattini per lato.
Gli attacchi del sottogola sull'elmetto Mod.33 della Seconda Guerra sono SEMPRE rettangolari (Primo indizio: Nei modelli postbellici fabbricati dopo il 1970 gli attacchi del sottogola passano dal rettangolare al trapezoidale.) e sono agganciati alla piastrina in alluminio che spesso è marcata con una piccola corona e la sigla AT (arsenale Torino) ma capita anche di trovare attacchi per il soggolo senza timbro.
Altro dettaglio importante e' la cucitura che chiude, all'altezza della nuca, l'imbottitura in cuoio: nei modelli bellici e ‘generalmente fatta a forma di = mentre nei modelli post è a forma di Z. Ma anche in questo caso ci sono elmetti di tarda produzione e elmetti RSI che hanno la cucitura a forma di Z e con soggolo in canapa, naturalmente ben diverso da quello postbellico. Nei modelli bellici è color cuoio naturale tendente allo scuro mentre nei post il colore è tendente ad un giallastro oppure un beige molto chiaro.
Importante è anche la spugna interna che ammorbidisce il contatto tra il liner e l'elmetto. Nei modelli bellici questo tipo di spugna ha un colore arancione mentre in quelli postbellici ha una colorazione giallo molto vivace.
Ma l'elemento che definisce bene un elmetto M33 bellico sono i rivetti di giunzione.
I RIVETTI DELL'ELMETTO
Rivetti I° Tipo
Questo particolare tipo di rivetto compare con l'elmo m.33 fu sicuramente utilizzato nei primi anni di fabbricazione di questo elmetto. Purtroppo il Rivetto I° Tipo mostrò i suoi limiti durante la campagna in Africa del 1936 e dopo la conquista dell’Impero venne ideato un successivo e più ergonomico tipo di rivetto. Il rivetto dalla testa emisferica senza bordino, con foro piccolo e cilindrico è dotato di solo 2 linguette di fissaggio, che con l'uso intensivo tendeva ad allentarsi. A causa di questo inconveniente l'imbottitura tendeva a muoversi rendendo il tutto poco confortevole e nei casi peggiori, le linguelle si rompevano determinando fastidiose riparazioni con mezzi di fortuna, in mancanza di meglio per le riparazioni si era costretti a ripiegare su rivetti ribattuti alla buona nei più disparati materiali come l'alluminio o il rame.
Rivetti II° Tipo
Tra il 1937 ed il 1938 venne deciso la sostituzione del rivetto I° tipo a favore di uno più robusto ed ergonomico, ed è in quel periodo che fa la sua comparsa il nuovo rivetto. Questo rivetto rispetto al primo tipo presenta una superfice conica e non convessa, le caratteristiche principali sono il bordino (scalino) anulare lungo tutta la circonferenza di base e il gambo aperto a fiore con 8 o 6 linguette mediante un’apposita rivettatrice che esisteva in due modelli diversi, nella versione portatile da campo per le riparazioni urgenti che nella versione da banco da caserma. Il foro non è più cilindrico ma sul lato esterno tende ad avere una leggera svasatura. Con questo tipo di rivetto che funziona anche come molla per via della sua forma e per la ribaditura a fiore si ovviarono tutti i problemi del modello antecedente anche perché la chiusura così ottenuta era molto più resistente. Questo tipo di rivetto è facilmente riconoscibile su molti dei 33 con colore prebellico ma l'uso proseguì per tutti il conflitto infatti è possibile ritrovarlo anche sugli elmi m.41-42 da parà. Lo si ritrova anche in periodo post bellico sugli elmi riutilizzati dall' EI pare comunque che la produzione di tale tipo di accessorio non andò oltre la fine del conflitto se non addirittura cessò nel 1943. A tutti gli effetti non si sa se gli elmi m.33 vennero prodotti dopo l'Armistizio dell’8 settembre 43 però è da ritenere che tale tipo di rivetto sia rimasto nei depositi militare ancora per qualche anno in contemporanea con il successivo modello.
Rivetti III° Tipo
Progettato analogamente al precedente cambia solo nella forma esteriore. Presenta l'orlatura sulla circonferenza molto più marcata e con la faccia superiore solitamente piana, il corpo è molto bombato e presenta una larga svasatura sulla faccia esterna del foro passante. Questo tipo di rivetto identifica le produzioni belliche di M33, solitamente quelle verniciate in grigioverde scuro. È comune anche sugli elmi da parà per cui è presumibile una sua comparsa intorno al 40-41. Simile al precedente lo si può trovare montato anche su elmi postbellici in rari casi su elmi attrezzati ex novo più spesso su ricondizionamenti per le forze di PS o GdF che utilizzarono, riverniciandoli, elmi già disponibili nei magazzini. Forse (ma non è possibile confermare) furono utilizzati i surplus vergini nei magazzini per attrezzare elmi nuovi tra la fine degli anni 40 e i primissimi anni 50. Infatti a volte lo si può ritrovare sugli elmi in color verdone utilizzati con le uniformi tipo "Battle Dress" verdi di ispirazione americana.
I FREGI SULL' ELMETTO M33
1) Maresciallo d’Italia, (fregio dorato) Generale d’Armata, Comandante designato d’Armata, (fregio dorato) Generale di Corpo d’Armata (fregio dorato) Generale di Divisione, (fregio argentato) Generale di Brigata (fregio argentato, spesso con sfondo di color robbio) Ufficiali di Stato Maggiore (fregio nero) 2) FANTERIA - Nel tondo andava il numero del Reggimento o la croce per le Scuole. 3) CARABINIERI REALI 4) CARABINIERI REALI - Fregio adottato dal 9 marzo 1938. Fregio dipinto di argento su elmetto nero. 5) GRANATIERI 6) BERSAGLIERI 7) ALPINI 8) PARACADUTISTI 9) CAVALLERIA - Nizza, Piemonte Reale, Savoia, Genova. 10) CAVALLERIA - Variante adottata in data 20 agosto 1935 11) CAVALLERIA - Novara, Aosta, Firenze, Vittorio Emanuele II. 12) CAVALLERIA - Saluzzo, Monferrato, Alessandria, Guide. 13) CAVALLERIA - Scuole, Centri rifornimento, Depositi cavalli stalloni, Palafrenieri. 14) ARTIGLIERIA DA CAMPAGNA 15) REGGIMENTO MISTO ARTIGLIERIA SARDEGNA 16) ARTIGLIERIA A CAVALLO 17) ARTIGLIERIA LEGGERA 18) ARTIGLIERIA DA MONTAGNA 19) ARTIGLIERIA PESANTE CAMPALE 20) ARTIGLIERIA PESANTE 21) ARTIGLIERIA DA COSTA 22) ARTIGLIERIA CONTRAEREI 23) GENIO DI CORPO D’ARMATA 24) GENIO ALPINO 25) GENIO MINATORI 26) GENIO FERROVIERI 27) GENIO PONTIERI 28) GENIO TELEGRAFISTI 29) GENIO RADIO TELEGRAFISTI 30) SERVIZIO CHIMICO 31) AUTOMOBILISTI 32) AUTOMOBILISTI - Variante adottata il 10 giugno 1936 33) CARRISTI 34) BATTAGLIONI CARRI D’ASSALTO DELLE DIVISIONI MOTORIZZATE - Lo stesso (senza croce) per la FANTERIA CARRISTA. 7.4.37. 35) BATTAGLIONI CARRI D’ASSALTO DI C. d’A. Adottato il 25.09.35 36) CARRI VELOCI DELLA BRIGATA MOTOMECCANIZZATA. 20.01.1937 37) GRUPPI CARRI VELOCI DIVISIONE CELERE. Adottato 11 aprile 1935 38) ARTIGLIERIA MOTORIZZATA DELLA BRIGATA MOTOMECCANIZZATA. 7 aprile 1937. Lo stesso fregio, ma senza raggiera nel tondo, per l’ARTIGLIERIA DELLE DIVISIONI MOTORIZZATE 39) COMPAGNIE MOTOCICLISTI delle divisioni celeri e motorizzate 40) SERVIZI TRASPORTI E TRAINO ANIMALE 41) COMPAGNIE MILITARI DI PENA 42) REGIA GUARDIA DI FINANZA 43) MAESTRI DI SCHERMA - UFFICIALI 44) UFFICIALI MEDICI (croce rossa nel tondino) UFFICIALI VETERINARI (croce azzurra nel tondino) 45) UFFICIALI CHIMICI FARMACISTI 46) SANITA’ (con croce rossa), UFFICIALI DI AMMINISTRAZIONE (senza croce), SUSSISTENZA (con croce). 47) COMMISSARIATO – UFFICIALI 48) ARDITI
Elmetto M33 Post Bellico
Si ringrazia il Sig. P. Marzetti per la Tavola dei fregi tratta dal libro " Uniformi e distintivi Italiani 1933- 1945" Si ringraziano tutti i collezionisti che non conosco ma che sono presenti sul forum "Miles" per alcune foto che io ho usato come esempio.
Edited by Neapel - 27/4/2019, 01:36
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